• 13/02/2024

6 consigli per usare l’IA generativa in classe

L’Intelligenza Artificiale sta cambiando il mondo educativo. A Cambridge, i nostri esperti utilizzano la ricerca per domare la potenza dei progressi digitali, come l’IA. La didattica e la certificazione dell’inglese evolveranno sempre e siamo impegnati a restare all’avanguardia del cambiamento.

In un recente articolo, gli esperti Cambridge hanno condiviso i risultati di una ricerca che ha indagato il modo in cui gli insegnanti di tutto il mondo usano gli strumenti di IA generativa. Questo studio mostra come gli insegnanti di inglese siano entusiasti di questi strumenti e vogliano imparare a usarli, ma necessitano di maggiore supporto e orientamento.

Hai già pensato di sfruttare strumenti basati sull’IA nella tua classe, ma non sai da dove iniziare? In questo post, condivideremo alcune idee di attività e 6 consigli su come usare l’IA generativa nelle tue lezioni di inglese.

Cos’è l’IA generativa?

L’Intelligenza Artificiale Generativa (o “GenAI”) è un software in grado di produrre testo, immagini o altri contenuti multimediali.

Gli strumenti di GenAI più popolari sono bot che generano testo, o “chatbot”, che consistono in programmi automatizzati con i quali si può conversare. Alcuni esempi sono ChatGPT di OpenAI, Google Bard e Copilot di Microsoft. I bot che generano immagini, come DALL-E di OpenAI e Midjourney, hanno anche ricevuto molta attenzione.

Esistono poi altri strumenti che sfruttano l’Ingelligenza artificiale per generare video, voce parlata, musica, immagini 3D, codice di programmazione, e così via.

Come posso usare gli strumenti di IA generativa nella didattica dell’inglese?

Genera idee di attività per la classe. Se stai insegnando ai tuoi studenti un particolare argomento grammaticale o lessicale, chiedi a un chatbot di darti qualche suggerimento per attività in cui gli studenti dovranno usare quel linguaggio. Puoi anche chiedergli di generare idee di argomenti per temi, dibattiti ecc.

Lascia che gli studenti usino gli strumenti di GenAI per sviluppare il proprio pensiero critico e le loro competenze digitali. Un esempio di questo, per studenti della scuola superiore o per studenti adulti, è di fornire un argomento di dibattito, e poi chiedergli di raccogliere diverse argomentazioni o opinioni dai loro compagni, da un chatbot di IA generativa e da altre risorse online. Chiedigli di confrontare e valutare le informazioni che hanno raccolto. Questa attività aiuterà i tuoi studenti a utilizzare l’IA responsabilmente, affiancata ad altre fonti di informazione, e a capirne vantaggi e limiti.

Dai agli studenti la possibilità di imparare ad usare gli strumenti dell’IA generativa in modo creativo e cooperativo. Ad esempio, potrebbero usare un chatbot per generare idee per un progetto di gruppo, o un bot di generazione di immagini per produrre immagini da usare in una presentazione. Questo insegnerà ai tuoi studenti ad usare gli strumenti di IA generativa in modo pratico, per risparmiare tempo.

6 consigli per usare l’IA generativa nelle lezioni di inglese

1. Fai attenzione a cosa scrivi negli strumenti di GenAI

L’IA generativa apprende dalle informazioni che gli vengono date dall’utente, e può in seguito ripetere questa informazione ad altri utenti. Per proteggere te stesso e i tuoi studenti, assicurati che nessuno inserisca informazioni personali o specifiche all’interno di un bot di IA generativa. Tu e i tuoi studenti dovreste assicurarvi che ogni eventuale informazione personale fornita come input al chatbot sia anonimizzata. Analogamente, bisogna evitare di inserire qualsiasi materiale pubblicato o protetto da diritto d’autore, a meno che non sia tu a detenere i diritti. Una regola da seguire per essere sicuri di non sbagliare è questa: se non sei certo che qualcosa possa essere inserito nel chatbot, non inserirlo.

2. Controlla con cura qualsiasi cosa venga prodotta dal bot

L’IA generativa non può sostituire il lavoro e l’esperienza degli insegnanti: il coinvolgimento umano è essenziale per usare l’IA efficacemente e superare i suoi limiti. I chatbot possono produrre informazioni fattualmente incorrette, conosciute come “allucinazioni”. A volte, inoltre, non fanno quello che vorresti. Controlla con attenzione l’output per assicurarti che sia accurato e pertinente. Se usi gli strumenti di GenAI per creare attività o schede, solitamente puoi migliorare il risultato modificandolo o aggiustandolo. Ricordati però che i materiali scritti con cura, come quelli offerti da Cambridge, sono sempre meglio di quelli generati dall’IA, almeno per adesso!

3. Padroneggia l’arte di scrivere “prompt”

Gli strumenti di IA generativa sono molto sensibili a ciò che gli schiedi di fare, o meglio al “prompt” che inserisci. Esercitati a scrivere diverse istruzioni, e testale prima di fornirle agli studenti, per assicurarti che funzionano nel modo in cui ti aspetti. Sii consapevole che un prompt che funziona bene, non funzionerà necessariamente nello stesso modo successivamente, e che diversi bot risponderanno in modo diverso allo stesso prompt. Non sempre gli strumenti di GenAI reagiscono nel modo in cui ti aspetti, ma solitamente si possono apportare dei ritocchi alle istruzioni che fornisci per superare questo ostacolo. Ad esempio, a volte hanno difficoltà a comprendere i livelli QCER (A1, A2, B1, B2, C1 e C2), ma puoi scrivere “beginner learners of English”, “intermediate learners of English”, o “advanced learners of English” per risolvere questo problema.

4. Parla con i tuoi studenti degli usi impropri dell’AI per copiare o imbrogliare

Molti insegnanti ed istituzioni sono preoccupati per il rischio che gli studenti usino gli strumenti di IA generativa per fare i compiti. Fai attenzione però ad usare strumenti online che affermano di essere in grado di riconoscere se un contenuto è stato creato utilizzando la GenAI, in quanto la loro accuratezza è spesso discutibile. Piuttosto, prendi in considerazione l’idea di avere una discussione onesta con i tuoi studenti sui pro e i contro dell’usare l’IA generativa come aiuto.

5. Le attività che sfruttano l’IA generativa sono più adatte agli studenti più grandi

Per proteggere i tuoi studenti, non chiedere agli studenti più piccoli di usare l’IA generativa in autonomia, anche se potrete ancora usarli insieme come classe. Con le classi di adolescenti, chiedi il consenso ai genitori prima di fargli usare strumenti di GenAI autonomamente. Ricordati che alcuni strumenti hanno anche limiti di età: ad esempio, ChatGPT richiede un’età minima di 13 anni, e gli utenti di Google Bard devono avere almeno 18 anni in Europa e 13 anni nel resto del mondo.

6. Verifica che la tua scuola sia favorevole all’uso degli strumenti di IA generativa in classe

È importante assicurarti di stare rispettando le regolamentazioni del tuo istituto per l’uso dell’IA e della tecnologia, se ne è dotato.

Speriamo che questi consigli ti possano aiutare a capire l’impatto che l’IA generativa potrebbe avere sulla didattica dell’inglese. Ricordati che è importante per tutti noi avere consapevolezza di questi strumenti e di come funzionano, esplorandoli e conoscendoli meglio.

Autore: Sam Oliver – Insight Application Manager, Cambridge University Press & Assessment


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