• 16/07/2020

Break it up! - Rendere la comprensione del testo divertente - Parte 1

Sedere di fronte a un lungo testo, nel quale già il titolo sembra un’impresa da decifrare, è scoraggiante per qualsiasi studente. In questo articolo, l’esperta di didattica della lingua inglese Kirsten Sutton ci mostra come, con qualche semplice stratagemma, è possibile rendere i testi più accessibili, aumentando al contempo il coinvolgimento dello studente e favorendo lo sviluppo delle competenze elencate nel Cambridge Life Competencies Framework. L’articolo mostra tre accattivanti approcci alla comprensione del testo, collegandoli alla competenza del pensiero creativo.

  • Creare suspense

Scegli una frase dal testo in questione (ad esempio un articolo di giornale, una storia breve o una pagina di diario) e chiedi ai tuoi studenti di indovinare cos’è successo prima o cosa succederà dopo. Creando suspense, gli studenti sono invogliati a scoprire cosa accade nel testo e hanno più probabilità di perseverare nei momenti in cui la comprensione si fa più difficoltosa.

Idealmente, la frase che vai a scegliere dovrebbe incoraggiare gli studenti ad usare vocaboli utili e che li facilitino nella lettura dell’intero testo. Mentre provano a indovinare, avranno contemporaneamente la possibilità di ripassare strutture grammaticali imparate in precedenza, cosa che li aiuterà ulteriormente nella comprensione.

  • L’elemento della sorpresa

Non considerare solo la suspense ma anche l’idea di introdurre un elemento di sorpresa. Scegli una frase che porti gli alunni fuori strada, in modo che vengano poi colti di sorpresa dalla narrazione reale.

Andiamo a vedere un primo testo di esempio, la storia breve “Emergengy Landing” di Louise Cooper, destinato agli studenti dal livello B1 in su. Prima di chiedere agli studenti di iniziare la lettura, scrivi questa frase sulla lavagna:

‘I’m afraid we have engine trouble, so we’ll have to make an emergency landing.’

Per cominciare, puoi fare domande come: 

  • What do you think has happened?
  • What do you think happens next?
  • How do you think the passengers are feeling? And what about the crew?
  • What happens next in the cabin? In the cockpit?
  • Do you like flying?
  • Have you ever been on a flight encountering a mid-flight crisis?
  • Which mode of transport is the safest?

Gli studenti possono quindi intraprendere una discussione usando “what if”/”if only” per estendere le loro speculazioni. Se necessario, aiutali disegnando delle mind maps con le parole divise legate a diversi campi semantici, ad esempio “flying”, “transport”, “emergency” o “emotions”, prima di presentare loro la storia vera e propria.

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Emergency Landing

‘Ladies and gentlemen, this is your captain speaking.’ said the voice over the intercom. ‘I’m afraid we have engine trouble, so we’ll have to make an emergency landing. There’s no cause for alarm; we can get down quite safely. I apologize for the inconvenience.’ ‘Bother!’ said one of the passengers. I’ve got an important meeting, and I don’t want to be late.’ ‘Where are we, anyway?’ said the passenger in the seat next to him.

They both peered out of the porthole. ‘I suppose we’ll land down there,’ said the first passenger. ‘It looks like the only possible place. I don’t recognize it, though.’ The stewardess, who was coming down the aisle, overheard. ‘It is rather in the middle of nowhere, I’m afraid,’ she said ruefully. ‘We won’t find a qualified mechanic there. But don’t worry: the crew have been trained to do repairs, and they shouldn’t take very long.’ ‘Hmm. Will we be able to make ourselves understood to the natives?’ the first passenger asked. ‘I shouldn’t think so, sir. I shouldn’t think anyone there can speak our language.’

The passengers didn’t like the sound of that. ‘What if they’re hostile?’ someone else wanted to know. ‘We could be in danger! ‘ The stewardess laughed. Or rather, she waggled four of her six antennae, which amounted to the same thing. ‘Don’t worry’, she chuckled. ‘We’ve got weapons that no one there has even dreamed of! So if there’s any trouble, we just power them up and —-pffft !’

They all looked out of the portholes at the little blue-and-green world revolving against a background of deep-space stars. The people who lived on the little world called it Earth, though the passengers didn’t know that, and wouldn’t have cared if they had. ‘I expect,’ said the stewardess comfortably, ‘we’ll blow the planet up when we leave. We usually do.’ She waggled her antennae again. ‘It saves a lot of silly form-filling and questions when we get home. Now, ladies and gentlemen; if you would kindly fasten your seat belts as we go in to land…’

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Un ottimo modo per sfruttare al massimo la creatività dei tuoi studenti è quella di chiedere loro di scrivere una storia breve usando le idee che loro stessi hanno generato inizialmente. Un’attività di questo tipo può trasformarsi facilmente in un piccolo contest di scrittura creativa.

Da notare che questo approccio funziona benissimo anche con testi che riportano fatti reali. Diamo un’occhiata al testo sulla Nuova Zelanda di Margaret Johnson, riportato in basso.

Per iniziare l’attività, una buona frase per invitare gli alunni a speculare sul contenuto del testo è questa:

‘New Zealand is isolated and this makes it special.’

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New Zealand

New Zealand is in the South Pacific Ocean, a long way from anywhere. Australia is the closest country and that’s two thousand kilometres away. New Zealand is isolated and this makes it special. This isolation changes everything – New Zealand’s history, the weather, the way its people are and the trees, flowers and animals that you can see. New Zealand is made up of two large islands – the North Island and the South Island, and a much smaller island, Stewart Island. It is about the same size as the United Kingdom, but it has only four million people. The United Kingdom has sixty-one million people. There are almost a million young people under fifteen in New Zealand.

The main language of New Zealand is English. New Zealand was once part of the British Empire and still has the British flag as part of its own flag. The weather in New Zealand is never usually really hot or really cold, but it is hotter on the North Island where most people live (about three million people live on this island). It often rains and the weather can change quickly. Sometimes you can get many different kinds of weather in one day, especially on the South Island. New Zealand has a lot of water, clean air and good earth and there are many farms. It is famous for its butter, cheese and meat, which it sells to Australia, the USA, Japan and the rest of Asia.

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  • Il metodo dei tre colori

Una volta che i tuoi studenti hanno letto il testo una volta, chiedigli di rispondere alle seguenti tre domande evidenziando il testo in tre diversi colori (ad esempio verde, giallo e rosso):

What do I understand? → Evidenzia in verde!

What can I understand from the context? → Evidenzia in giallo!

What don’t I understand? → Evidenzia in rosso!

Questo approccio permette agli studenti di concentrarsi sul lato positivo e di fargli comprendere che non è essenziale capire tutto per comprendere un testo. Usando questo approccio regolarmente ogni volta che si incontra un testo nuovo, nel tempo, dovrebbero aumentare le parti di testo evidenziate in verde e giallo.

Un buon modo di procedere per affrontare le parti evidenziate in rosso è di usare il “peer support”. Chiedi alla tua classe di lavorare in coppie o piccoli gruppi composti da alunni che hanno evidenziato diverse parti di testo e che quindi possono aiutarsi a vicenda nella comprensione del testo. Il bello di questo approccio è che è realistico nel modo in cui affronta i problemi di comprensione, dal momento che, per coloro i quali non hanno l’inglese come prima lingua, è molto improbabile riuscire a capire un testo nella sua interezza ed aiutarsi a vicenda è qualcosa che ci accomuna e fa parte della nostra vita quotidiana.

Kirsten tornerà nelle prossime settimane con una seconda parte di “Break it up! - Rendere la comprensione del testo divertente”. Nel frattempo, continua a seguirci per altri utilissimi consigli!

Autore: Kirsten Sutton - Esperta di didattica della lingua inglese

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