• 22/10/2020

Didattica online e stress da carico di lavoro: 6 consigli per evitarlo

Nel 2020, gli insegnanti di tutto il mondo si sono trovati a dover ripensare il loro modo di lavorare per rispondere alle sfide imposte dal COVID-19. È stato osservato che, in una fase in cui si sta cercando di adattarsi a un nuovo modo di fare didattica, il rischio di stress da carico di lavoro può aumentare tremendamente. In quest’articolo Joaquín Triandafilide, un esperto di neuroscienze e apprendimento, esamina le prove di questo ed esplora qualche strategia che può aiutarci ad alleviare tutto questo stress.

Lo stress da carico di lavoro è la quantità totale di sforzo compiuto dalla memoria di lavoro. La memoria di lavoro è una specie di cuscinetto di memoria a breve termine che usiamo per manipolare le informazioni relative al compito che stiamo svolgendo, allo stesso tempo imparando qualcosa per i primi 40 minuti circa.

Dal momento che la memoria di lavoro è limitata, man mano che impariamo si può sovraccaricare. Questo può ridurre la quantità di informazioni che possiamo spostare verso la memoria a lungo termine in un secondo momento. In ultima analisi, lo stress da carico di lavoro può avere un impatto negativo sulla quantità di informazioni che uno studente può memorizzare.

Non sappiamo ancora in che modo la pandemia possa aver influenzato le nostre abilità cognitive nel lungo periodo, ma possiamo esplorare qualche strategia per aiutare i nostri studenti ad evitare eccessivi e indesiderati picchi di stress. 

1. Scegli contenuti nuovi o nuove modalità

Se i tuoi studenti stanno usando una nuova piattaforma per la prima volta, inizia da un argomento familiare. Non chiedere troppo. Scegli se iniziare da un nuovo argomento o da un nuovo ambiente virtuale per comunicare con loro. Una volta che si saranno abituati al nuovo contesto, potrai dare loro una sfida linguistica.

2. Gestisci l’atmosfera emotiva

Le emozioni che gli studenti associano con un’esperienza di apprendimento rimangono nel sistema della loro memoria. Prova a tenere in considerazione questi punti mentre insegni:

  • Gli stai mostrando che ti importa se svolgono un’attività con successo o meno?
  • La loro opinione viene rispettata?
  • Li fai sentire in difetto se chiedono aiuto?
  • Fai commenti sarcastici?

3. Smettila di promuovere il multitasking

Tutti proviamo ad essere multitasking di tanto in tanto, ma la tecnologia continua a spingere il limite sempre più in là.

Occuparsi di più cose contemporaneamente è controproducente, riduce le performance cognitive, danneggia il tuo cervello e la tua salute mentale. Una buona strategia da implementare è il Metodo Pomodoro per insegnanti:

  • Assegna un’attività sulla quale vuoi che i tuoi studenti si concentrino e dai loro istruzioni chiare. Evita la tentazione di interromperli e limitati ad osservarli in silenzio.
  • Metti un timer a 25 minuti, durante i quali darai agli studenti e ai loro sforzi il 100% della tua attenzione.
  • Fai attivare la modalità aereo sui cellulari a tutta la classe.

4. Scegli le tue parole e gli elementi visuali con attenzione

Tieni in considerazione queste idee quando prepari materiale multimediale:

  • Rimuovere immagini interessanti ma non essenziali. (Coerenza)
  • Rimuovi musiche di sottofondo quando possibile. (Coerenza)
  • Evidenzia alcune parole o un’immagine. (Segnalamento)
  • Preferisci elementi visuali uniti alla narrazione orale al testo su schermo. (Ridondanza)
  • Se usi testo su schermo allora evidenzia gli elementi essenziali per ridurre il sovraccarico cognitivo.

5. Offri aiuti cognitivi

Imparare è più facile se aiutiamo gli studenti ad organizzare le nuove informazioni e a collegarle con quello che già sanno. Questo si chiama transfer. Se forniamo degli aiuti cognitivi stiamo spianando la strada ad un apprendimento di successo. Alcuni esempi sono:

  • Checklist
  • Un caso di studio
  • Schemi e mappe concettuali

6. Insegna agli studenti la metodologia delle “thinking routine”

Impariamo di più riflettendo su un’esperienza che dall’esperienza in sè. Pensare è un’attività complessa, che diventa più semplice per i nostri studenti se li alleniamo a farla. 

Lascia che siano loro a fare il duro lavoro: impareranno di più.

2 tecniche che funzionano!

La tecnica del 3-2-1: Mentre gli studenti prendono appunti, devono annotare 3 nuove idee, identificarne 2 da approfondire e 1 che li farà cambiare.

Le 3 W: fai dividere agli studenti un foglio in 3 colonne. In ogni colonna dovranno inserire la risposta alle seguenti domande entro la fine della lezione:

  1. 1. Cosa sapevo prima della lezione?
  2. 2. Cos’ho imparato oggi?
  3. 3. Cosa dovrei approfondire?

Se l’articolo ti è piaciuto, puoi guardare l’intervento di Joaquín al recente evento online Cambridge Day Brazil:

Autore: Joaquín Triandafilide Insegnante e neuroeducatore

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