• 23/11/2021

Grandi progetti per piccoli studenti

Giovedì 18 novembre si è tenuto il secondo webinar della serie dedicata agli insegnanti della scuola primaria. In questo appuntamento, il nostro trainer Fabio Galvanini ha affrontato il tema dell'importanza dei progetti nelle classi di inglese con i più piccoli. Per chi c'era e per chi se lo fosse perso, ecco un riassunto di quanto illustrato nella sessione, corredato da utilissime schede scaricabili!

Far completare ai nostri piccoli studenti un esercizio o un’attività allo scopo di consolidare un’abilità linguistica, o le sfere lessicali e grammaticali, fa parte della realtà quotidiana di ogni insegnante.

Tra le tante sfide che ogni insegnante si trova ad affrontare, c’è quella della motivazione e del coinvolgimento dei bambini e, nel caso dell’insegnamento di una lingua straniera, come l’inglese, si aggiunge anche il difficile compito di “negoziare” con i nostri piccoli studenti la loro disponibilità allo sforzo di scegliere di utilizzare la seconda lingua (L2) per esprimersi, invece che muoversi, come sarebbe naturale, nello spazio confortevole della prima lingua (L1), che sono abituati ad utilizzare in classe.

Mentre, per studenti di età maggiore, l’apprendimento della lingua può costituire un obiettivo in sé, spesso sufficiente a motivare lo studente ad uscire dalla propria comfort zone e provare ad esprimersi in L2, per i bambini della scuola primaria, il fatto di imparare l’inglese non sempre costituisce un elemento di motivazione.

Oltre all’aspetto motivazionale, nell’ambito dell’apprendimento di L2, è necessario tenere in considerazione l’aspetto emotivo, ovvero le difficoltà che chiunque incontra nell’esporsi, utilizzando una lingua della quale ha una conoscenza limitata.

In questo contesto, uno strumento che ci permette di supportare sia l’aspetto motivazionale che quello emotivo, è la creazione e lo sviluppo di progetti, all’interno dei quali l’apprendimento e l’utilizzo dell’inglese diventi strumentale al raggiungimento di un obiettivo più importante.

Ma cosa vuol dire "progetto"? Secondo la definizione data da dictionary.cambridge.org un progetto è “a piece of planned work or an activity that is finished over a period of time and intended to achieve a particular purpose”. In altre parole, un progetto, per definizione include pianificazione di un lavoro attraverso il tempo e la visione di un obiettivo finale.

Per un buon progetto, l’obiettivo finale deve anche essere il punto di partenza che costituisce la vision, cioè la visualizzazione del “traguardo”, che è fondamentale condividere con gli studenti fin dall’inizio, per assicurarci che siano a bordo, prima di salpare.

Ad esempio, se il nostro obiettivo è quello di insegnare il lessico relativo a farm animals, potremmo pensare ad un progetto che preveda che, divisi in gruppi, i nostri studenti creino le proprie farms, ciascuna con i propri abitanti, per poi creare e rappresentare una breve storia ambientata nella fattoria con i farm animals come protagonisti.

Una volta condiviso il progetto con gli studenti, insegnare ed apprendere il target language, cioè ad esempio il lessico relativo agli animali della fattoria e le strutture grammaticali (per esempio there is, there are) diventa semplicemente un passo necessario verso il raggiungimento dell’obiettivo.

farm

Uno dei vantaggi dei progetti è che ci permettono da un lato di osservare e valutare gli alunni mentre svolgono attività collaborative, dall’altro di fornire supporto e feedback individuali.

Infatti, all’interno di un progetto devono essere bilanciate attività di gruppo ed individuali. Queste ultime possono essere svolte sia in modalità sincrona, cioè in classe, che in modalità asincrona, cioè come compiti per casa.

Ad esempio, una volta introdotta la target language, un’attività da assegnare a casa potrebbe essere la seguente:

blank

Come detto, un progetto inizia e culmina con una vision di un end-product, di un obiettivo concreto finale, per il raggiungimento del quale è necessaria una pianificazione, cioè un’assegnazione di compiti, attività, ruoli e scadenze temporali.

In tale senso un progetto costituisce anche un’opportunità di sviluppare negli studenti responsabilità, autonomia, collaboratività e pensiero strategico.

Ad ogni gruppo possiamo quindi far creare una propria tabella di progetto per tener traccia della sua evoluzione.

Un esempio di struttura potrebbe essere la tabella qui sotto che ciascun gruppo potrebbe personalizzare creando un poster da tenere in classe ed aggiornare.

grid

Una volta che “abbiamo la lingua” (strutture grammaticali e lessicali) ed un piano, passiamo all’aspetto creativo e produttivo, bilanciando attività individuali ed interattive.

Ciascun bambino sceglie il proprio animale preferito e pensa al perché sia preferito. L’insegnante è a disposizione per supportare con input lessicale.

“Maestra, mi piace la mucca perché è calma. Come si dice calma?”

Successivamente, ciascun bambino dà un nome al suo animale preferito e lo trasforma in un personaggio.

My favorite farm animal is the rooster.
I like him because he sings.
My rooster’s name is Rocky.
He loves music and dance.
He’s got many friends.

Ogni bambino, in classe o a casa, crea il suo personaggio. A seconda di come si vuole procedere alla rappresentazione della storia finale, sceglieremo quali istruzioni dare per la creazione del personaggio.

Se, per esempio, vogliamo che la storia, cioè l’end-product del progetto, sia rappresentata attraverso una attività di drama, possiamo creare delle maschere utilizzando dei piatti di carta.

Oppure, creare dei finger puppets, o delle figurine in 3D:

Ora che abbiamo anche i personaggi, possiamo creare la fattoria.

In gruppi, i bambini possono creare la loro fattoria. Devono sapere, quindi chiedere nel caso non sappiano, il nome delle parti della fattoria che creano: il granaio (barn), la stalla (stable), ecc. e possono realizzare la fattoria in 2D, come un poster, in 3D, con carta e nastro adesivo o, per esempio, dipinta su un lenzuolo che potrebbe essere utilizzato come sfondo in una rappresentazione della storia come drama.

Potrebbe invece fungere da teatrino, se per esempio la storia fosse rappresentata come teatro dei burattini.

Ovviamente, questi sono solo alcuni esempi ma le possibilità creative sono assai ampie.

Ora che finalmente abbiamo, oltre alla lingua, ai personaggi ed alle loro rappresentazioni, anche lo scenario che fungerà da luogo di svolgimento della storia, manca solo la storia stessa.

In gruppo, i bambini, se necessario guidati con strutture e domande di supporto, creano la storia, assegnano a ciascun membro un ruolo nell’esposizione (narratore, personaggio 1, personaggio 2, ecc.) e fanno attività di rehearsal (prova) per poi presentarlo (ai propri compagni e/o ai genitori) come momento conclusivo del progetto.

L’esperienza del progetto, oltre ai vantaggi legati ad aspetti già menzionati, quali ad esempio quello motivazionale e collaborativo, ha molti altri benefici tra i quali ad esempio:

  • Sviluppa simultaneamente una vasta gamma di abilità, non solo linguistiche;
  • Migliora l’information retention, in quanto l’apprendimento avviene all’interno di un contesto chiaro, legato ad un obiettivo concreto ed interessante;
  • Stimola lo sviluppo sociale, comunicativo e creativo dei bambini;
  • Fornisce all’insegnante l’opportunità di monitorare e valutare ciascun alunno durante le attività di gruppo.

Per ulteriori idee su progetti da provare in classe, puoi scaricare il documento classroom projects for teachers a questo link.

Per altre idee su come integrare inglese e progetti, registrati al nostro prossimo webinar: CLIL up your projects.

 Autore: Fabio Galvanini, Cambridge Exams Publishing Product Manager

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