Il native-speakerism è una forma di discriminazione basata sull'idea che solo i madrelingua di una lingua possano trasmetterla in modo autentico e corretto. Questo concetto sottintende che la competenza linguistica naturale di un madrelingua sia sufficiente per garantire un insegnamento efficace, trascurando le competenze pedagogiche e didattiche essenziali.
In un approccio all’insegnamento delle lingue orientato all’azione, alla pratica, alla capacità di comunicare nella vita reale, la mediazione costituisce un fulcro essenziale proprio perché comprende in sé tutte le modalità di comunicazione – ricezione, produzione, interazione – sottendendo non solo aspetti linguistici ma anche sociali e culturali.
The Cambridge Experience raccoglie le voci e le storie di chi ha scelto e continua a scegliere Cambridge. Negli anni '70, Riccardo Rota è stato uno dei primissimi studenti ad affrontare le certificazioni Cambridge nella sua città. Dopo molti anni trascorsi insegnando inglese, è diventato preside dell'Istituto Superiore Ascanio Sobrero di Casale Monferrato, nonché membro del Comitato Tecnico Scientifico dei licei internazionali Cambridge.
In questo articolo, Andy Hockley esplora l’importanza della cultura all’interno delle organizzazioni, scuole incluse. L’autore nota che una maggiore apertura verso gli altri può essere da supporto al cambiamento.
Viviane Kirmeliene approfondisce il modo in cui gli insegnanti di inglese possono intraprendere la strada del CLIL nell’insegnamento, per poi condividere 8 consigli pratici su come proporre contenuti cross curricolari nelle proprie lezioni.
In questo articolo, parleremo della nozione di “pensiero critico” come competenza fondamentale attraverso cui gli studenti possono sviluppare le proprie identità al fine di ottenere un impatto positivo sulle proprie vite e su quelle delle loro comunità.
Il nostro esperto di ELT Ollie Wood oggi ci parla di mediazione: una competenza comunicativa di cui si parla da poco nel mondo della didattica delle lingue, ma con cui gli studenti hanno in parte già a che fare nel loro quotidiano. Svilupparla in classe sarà di importanza critica per favorire la loro capacità di muoversi con successo nel mondo che li circonda. Nell’articolo, scopriremo alcune attività.
Halloween si avvicina! Scopri il significato dietro a queste parole e poi prova le attività suggerite nella tua classe...
L'inglese non appartiene solo a un piccolo gruppo di madrelingua. È un patrimonio condiviso da tutti coloro che lo usano e lo parlano in modo comprensibile.
Una delle tipologie di testo che ho usato spesso con i miei studenti sono state le ricette. Ho scelto questo genere perché in quel periodo stavamo celebrando la settimana del cibo salutare e questo ha motivato gli studenti ad approfondire una ricetta in inglese, così come a riflettere sulle abitudini sane.
Cosa rende bella una storia? Yann Martel pone ai suoi lettori questa domanda attraverso il suo romanzo più noto, “Life of Pi”, ma li incoraggia anche a pensarci quando interpretano il mondo che li circonda.
La musica può essere davvero uno strumento importante in classe. Ma come tutti gli altri strumenti, quando viene utilizzata bene può avere degli effetti molto positivi, quando viene utilizzata in modo inappropriato può risultare inutile o in alcune circostanze persino dannosa.
L’inclusività ha successo in una scuola o in una classe solo quando tutti gli studenti si sentono parte della comunità scolastica. Questo può diventare realtà solo discutendo in modo aperto la comprensione e il rispetto delle differenze che le persone presentano, sia a livello di abilità che di background. Un ambiente inclusivo fa sentire ognuno valorizzato.
Il bilinguismo può dare il via a cambiamenti positivi nella società. Migliora la capacità di empatizzare e di vedere una situazione da un punto di vista alternativo, favorendo la tolleranza verso gli altri. Dovremmo quindi non solo accoglierlo ma addirittura incoraggiarlo.